Premessa
Le
motivazioni che mi hanno indotto ad allestire la mostra fotografica 2000 si
possono classificare in remote, recenti, recentissime ed attuali. Ho iniziato
negli anni settanta ad effettuare la ricerca ambientale per motivi didattici
anche se preceduta da attività analoghe determinate da un corso di aggiornamento
che il direttore didattico Edoardo Rucci organizzò nel 1968 con gli esperti
del Movimento di Cooperazione Educativa presso l'Hotel "Sole".
Mi
fu affidata l'anno scolastico successivo la classe differenziale di Città-satellite
ed ebbi l'opportunità di svolgere molte attività che terminarono
anche in una mostra finale esposta nel teatro "Massimo". Fu costruito anche
un plastico 1 : 500 che è ancora esposto nel refettorio della scuola
di via Rubicone (VII Circolo) Pescara. La realizzazione di un progetto così
ambizioso è stato possibile per il profondo affiatamento dei docenti
in un periodo in cui non ancora si introduceva il concetto di programmazione
e di progettazione.
C'era
il piano di lavoro che veniva annualmente presentato al dirigente scolastico.
In un articolo pubblicato nella rivista scolastica "I diritti della scuola"
ed intitolato "Lo studio dell'ambiente" viene riportata l'intera esperienza.
Seguì un'altra importante esperienza effettuata in una pluriclasse a
Solcano di S. Valentino (Pe) dove i miei alunni si misero in corrispondenza
interscolatica con un'altra pluriclasse affidata all'amica Liduina Cervone che
insegnava a Cugnoli di Turrivalignani.
Un'altra
importante esperienza fu effettuata a Città Satellite nell'anno scolastico
1970-71 in cui furono rilevati i dati relativi alle famiglie degli alunni e
quelli relativi alle famiglie d'origine dei loro genitori. Si poterono mettere
a confronto aspetti culturali degli anni quaranta con quelli degli anni settanta.
Con la ricerca duemila potranno essere rilevati i cambiamenti avvenuti nell'ultimo
trentennio. Successivamente, con il trasferimento nella scuola elementare di
via Stradonetto, l'esperienza fu continuata con l'applicazione della medesima
metodologia. Parte della documentazione è esposta nella mostra.
Ma
l'avvenimento più importante è stato il cinquantenario dell'istituzione
della Parrocchia della Madonna del Fuoco, in cui fu allestita la prima mostra
fotografica significativa dell'ambiente relativo al Quartiere 3. Qualche cartellone,
riprodotto ai fini didattici, è esposto nell'attuale mostra. I Fochesi,
uniti da una secolare tradizione, decisero di incontrarsi il 15 luglio 1995
e fu un successo. Si costituirono in Associazione culturale denominata "12 Luglio"
e realizzarono tante iniziative lodevoli, tra le quali un viaggio a Forlì
per conoscere la storia di una parrocchia dedicata ad un'altra Madonna del Fuoco
leggermente diversa dalla nostra.
Sono
uno dei tre soci fondatori dell'Associazione "12 luglio" ed ho cercato di portare
il mio contributo proponendo la realizzazione di mostre fotografiche e costruzione
di plastici. Ho progettato un plastico del territorio della Parrocchia della
Madonna del Fuoco degli anni trenta, parzialmente realizzato.
Le
tre gigantografie consigliate dal Prof. R. Laporta (che ha notevolmente contribuito
alla realizzazione) ne riproducono le parti essenziali ad iniziare dalla chiesa.
La Parrocchia a cui appartengo attualmente è quella del Beato Nunzio
Sulprizio e due anni fa ho costruito un plastico del suo territorio, usando
la stessa scala di riduzione (1:500), relativo agli anni '60/70. Ho potuto constatare
che il numero dei fabbricati si è triplicato in un trentennio. Inizialmente
('30/'40) erano cento e successivamente ('60/70) trecento. Dato che si hanno
planimetrie fotogrammetriche aggiornate per il piano regolatore sì può
effettuare un rilevamento per gli anni "90/2000. Può essere uno degli
obiettivi dei progetti didattici degli anni prossimi.
La
ricerca ha come obiettivo principale la conoscenza dell'ambiente nei suoi vari
aspetti e l'allestimento di una mostra permanente con tutto il materiale ottenuto
e prodotto. Il metodo della ricerca è stato descritto nei vari progetti
ideati, presentati e realizzati nel tempo, ma bisogna mettere in risalto la
fiducia accordata ai ricercatori dai Fochesi che hanno contribuito notevolmente
offrendo materiale fotografico e non, notizie, interviste. A loro va un cordiale
ringraziamento, ma soprattutto alle Autorità scolastiche, civili e religiose
che hanno consentito la realizzazione dell'attuale mostra. Soprattutto va messo
in risalto l'opera della scuola, dei docenti dei collaboratori scolastici, degli
alunni e delle loro famiglie.
Plinio
Pelagatti